Rappresentazione bidimensionale di un wormhole. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Einstein-Rosen |
Avanti, popolo dei laureati! A scuola c'è bisogno di tutti!
È rispondendo a questa chiamata
che qualche anno fa mi sono inserita nelle liste della terza fascia.
Ci credo, ci credo a bomba.
Tutti i miei studenti presenti
passati e futuri hanno il mio numero di cellulare e lo usano. Lo usano
appropriatamente. Mi chiedono come si risolvono gli esercizi, mi chiedono di
correggere i loro errori. Mi domandano cosa si farà il giorno dopo. A volte mi
scrivono solo per sapere come sto. Spesso, questa domanda sottintende che
desiderano che la stessa cosa gliela chieda io, così, se hanno qualcosa sullo
stomaco possono dirmelo, possono trovare un punto di riferimento.
Anche i genitori dei miei
alunni hanno il mio numero di cellulare. Perché succede che i genitori lavorino
e che il loro lavoro sia incompatibile con gli orari delle udienze. Succede che
mi debbano parlare, che vogliano sapere come vanno i figli. Che mi debbano
spiegare qualcosa. Che vogliano semplicemente seguire i loro ragazzi,
compatibilmente con gli impegni che la vita gli impone, per pagare le bollette.
Avanti popolo dei laureati,
mancano docenti!
Il popolo dei laureati risponde
alla chiamata e credetemi, con un entusiasmo ed una voglia di mettersi in gioco
che non sono paragonabili a quella di molti colleghi che da troppo tempo vivono
solo all'interno della bolla scolastica.
È un tesoro inestimabile,
quello che lo Stato sta mettendo nei suoi forzieri: gente che si compra le
librerie per studiare, per essere all'altezza; gente che porta all'interno
della scuola la consapevolezza che proviene dal mondo del lavoro privato, dove
ci sono obiettivi, le scadenze, la flessibilità, gli appuntamenti, i rischi
professionali, la responsabilità. Gente per la quale il pacchetto office fa
parte già del suo quotidiano. Gente per la quale LA LINGUA STRANIERA FA PARTE
DEL SUO QUOTIDIANO! Gente che va a scuola col suo ipad o col suo tablet, per offrire
nuovi strumenti e per condividere con i ragazzi l'uso corretto di quella enorme
biblioteca incontrollata che è internet.
Avanti, popolo dei laureati!
C'è bisogno di ingegneri, economisti, traduttori, c'è bisogno di
professionisti!
E noi professionisti
rispondiamo alla chiamata, fidandoci ed affidandoci alle regole che immaginiamo
siano sottese a questa chiamata.
-
Popolo
dei laureati, vi mancano 24 CFU.
-
Prendiamo
24 CFU.
-
Popolo
dei laureati, il contratto è a tempo determinato.
-
Ci
prendiamo il contratto a tempo determinato.
-
Popolo
dei laureati, prima o poi vi facciamo sapere se e quando sarete chiamati.
-
Aspettiamo
fiduciosi.
-
Popolo
dei laureati, potete fare la libera professione.
-
Ci
organizziamo.
-
Popolo
dei laureati, i calendari che vi forniamo sono tutti provvisori.
-
Ah. E
quindi?
-
E
quindi voi non avete libertà di pianificare un c****, perché decidiamo noi i
vostri tempi e i vostri modi.
-
Ma
allora non possiamo fare la libera professione.
-
Popolo
dei laureati, come osate?
-
No,
guardi, è la considerazione di uno stato di fatto. Se gli appuntamenti che
prendiamo sono tutti cancellabili e i calendari sono tutti provvisori, non
possiamo prendere appuntamenti.
-
Certo
che potete.
-
E se
cambia la data?
-
Li
cancellate.
-
Ma
non possiamo cancellarli!
-
Dovete,
io sono lo Stato e posso tutto.
-
Mi
scusi, signor Stato, ma se lei - attraverso i suoi vicari - può fare tutto del
mio tempo, io che tempo posseggo?
-
Quello
residuo.
-
E
qual è?
-
Quello
che decido io.
-
Quando?
-
Entro
5 giorni lavorativi.
-
Ma se
io fisso un appuntamento non in conflitto e poi Lei cambia le date?
-
Il tuo
appuntamento diventa in conflitto. È un oltraggio, oltre che fuori legge.
-
Allora
non dispongo del mio tempo.
-
Disponi
del tempo che ti lascio.
-
Ma se
non so qual è...
-
Oltraggio!
Io sono lo Stato e posso tutto.
-
Popolo
dei laureati! Portate le vostre fresche competenze nel mio Regno!
-
Signor
Stato, noi lo faremmo volentieri, ma c'è un problema di fondo. Se non posso
lavorare come libero professionista, posso chiedere la disoccupazione mentre
non lavoro?
-
Certo.
-
Ma ho
una partita IVA.
-
Oltraggio!!!
Se hai una partita IVA non sei un disoccupato.
-
Ma se
non posso usarla con la flessibilità che mi richiede il connubio delle due
professioni?!
-
Bravo
precario! Flessibilità è la parola d'ordine.
-
Ok.
Io sono flessibile. E Lei, Signor Stato?
-
Oltraggio!
Lo Stato non è flessibile. Lo Stato determina e tu segui!
-
...
Quindi?
-
Chiudi
la partita IVA.
-
Ma io
NON VOGLIO chiedere la disoccupazione!
-
bravo,
così risparmio.
-
Ecco,
giusto, quindi che io lavori Le conviene.
-
Certo
che mi conviene.
-
Quindi
Le servono dei professionisti! Io sono un professionista! Mi ha chiamato perché
da professionista ho delle competenze!
-
Esatto,
e me le devi dare.
-
Volentieri
Signor Stato, ma quando le accumulo queste competenze?
-
Nel
tempo che non mi appartiene.
-
E qual
è il tempo che non le appartiene?
-
Quello
residuo.
-
Mi sento
in un wormhole*
-
Oltraggio!
Non si usano parolacce in mia presenza!
-
Ma… è
la relatività generale, Einstein, ha presente?
-
Oltraggio!
Metti in dubbio la mia onniscenza?
-
Giammai
Signor Stato mi permetterei. Ma quindi Signor Stato come devo comportarmi?
-
Shhhh,
ti dico un segreto, piccolo precario. Siamo in Italia.
-
…E
quindi?
-
Basta
una dichiarazioncina, una piccola finta verità….
-
Una balla?
-
Oltraggio,
io non dico balle, TU DICI BALLE!
-
Cioè,
mi faccia capire….
-
Semplice:
nella mia infinità bontà ti permetto di dirmi una balla e, a seconda di come mi
gira, decido poi se verificare o meno la tua dichiarazione mendace.
-
E se
le gira storto?
-
Oltraggio!
Non ti fidi di me????
-
Onestamente,
qualche piccola difficoltà la nutro…
-
Beh
insomma chiudiamola qua. Tu sei di mia proprietà, per il tempo che è utile a me
e quando fa comodo a me. Nel resto del tempo, puoi fare quello che ti pare.
-
Wormhole…
*wormhole: un ponte di Einstein-Rosen o cunicolo spazio-temporale,
detto anche wormhole (in italiano letteralmente "buco di verme"), è
una ipotetica caratteristica topologica dello spaziotempo che è essenzialmente
una "scorciatoia" da un punto dell'universo a un altro, che permetterebbe
di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a
percorrere la distanza attraverso lo spazio normale. Di fatto, puoi tornare
indietro nel tempo in un loop infinito.