martedì 8 novembre 2016

Pensierino della Benny - Angeli e Dèmoni

Quando ho schizzato questo disegno, ero in un momento di forte trasformazione. Mi accompagnavano ovunque il fantasma della mia ultima sigaretta e il mio angelo custode.
Finché un giorno accadde, come tutti gli altri giorni, che stavo tornando da Milano. Veramente era una sera. Costeggiavo a piedi il giardino Merluzzo ("Maledetto Giardino Merluzzo!!!", come da titolo di un contest di prosa dal sapore tutto locale) e dal bar di fronte mi raggiungeva un vociare tipico della primavera che avanza.
Guardavo per terra, camminando, finché ad un certo punto non mi accorsi che la ringhiera alla mia sinistra scorreva verso di me molto più lentamente di quanto non facessero le ruote del Fiorino bianco alla mia destra poco più avanti.
Fu un lampo. Un istante. Un momento soltanto che mi permise di sentire la spinta che Sorella Morte mi dava, per togliermi dalla traiettoria di quel furgone parcheggiato senza freno a mano. L'ho guardato attonita schiantarsi contro il ferro battuto.
Sono tornata a casa fischiettando "Samarcanda", di nuovo con un senso di protezione super-umano, con la percezione profonda che il mio angelo custode mi aveva salvato la vita ancora una volta, in attesa che fosse il momento giusto per incontrarci.

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