martedì 13 giugno 2017

Del disegno a matita

A chi vuole approfondire seriamente questa tecnica - restando ovviamente in campo amatoriale - non posso non suggerire un grande classico tutto da divorare: il libro si chiama "Disegnare con la parte destra del cervello" e l'autrice si chiama Betty Edwards è un'artista e pittrice californiana, che nel 1979 ha pubblicato la sua prima edizione del testo, poi riveduto corretto ed affinato.
E' un libro che contiene esercizi e consigli, nozioni tecniche e scientifiche; è un testo interessante e leggero da leggere, piacevole, motivante. E ci insegna una cosa straordinaria: il nostro cervello ci inganna. Sì, ci inganna.

I due emisferi che lo compongono hanno scopi ed obiettivi differenti: la capacità di analisi, il linguaggio sono della parte sinistra del cervello; la capacità di sintesi, la lettura di un quadro o una mappa dell' emisfero destro. Il cervello di sinistra però è convinto di essere il migliore e per questo tende a schiacciare quello destro. La ragione (sinistra) blocca la creatività (destra) per un'infinita concatenazione di cause innate e indotte che ci portano a pensare che la vocazione artistica - in qualità di vocazione, appunto - sia un dono che scende come una luce su pochi eletti e questa convinzione calda e coccolosa ci permette di abbandonarci tra le braccia della nostra inedia, piangendo per la sfortuna di non essere stati "chiamati".
Invece no. Non è così e la vita ti offre ogni giorno freneticamente le occasioni per chiudere, riaprire, esaminare, accertare, esplorare, indovinare e finalmente sentire la tua vocazione. Perché la vocazione altro non è che una passione supportata da talento ed il talento - si sa - lo si può allenare. Quindi, abbandonate la vostra pigrizia ed il falso convincimento che non siete capaci di disegnare ed accettate l'evidenza, per cui dovete coltivare la tecnica e l'inventiva.

Il fatto che quando disegnate un albero, ad esempio, esso sia completamente differente rispetto al modello che voi avete utilizzato, non è altro che frutto dell'inganno del vostro cervello sinistro. Lui è logico, conosce l'astrazione, sa che un albero alla fine può essere un faggio o una quercia, un castano o una conifera, ma pur sempre appartiene alla categoria degli alberi. Quindi, una palla per la chioma, un rettangolo per il tronco et voilà, il gioco è fatto! 
Va bene? Boh, sì, anche sì, certo. Ad esempio, è perfetto se state pensando di predisporre delle "strisce", dei comix molto stilizzati come quelli che piace fare a me. Ma non se state facendo una copia dal vero di un ippocastano. Guardate la foto, confrontatela con l'immagine e capirete che non va assolutamente bene. Invece può andare d'accordo con lo schizzetto, perché lo schizzetto è fatto tutto di astrazione. Sì perché in sostanza la parte sinistra del cervello - per farti risparmiare tempo e distrarti da queste velleità artistiche - ti fa tirare fuori la tua IDEA di albero e non permette al cervello destro di vederlo COSI' COME E'. Ma esiste il trucco per fregare il cervello sinistro e funziona benissimo. Ad esempio, si può iniziare a fare copie da immagini stampate o a video e si può copiare queste immagini, anziché nel verso in cui il nostro cervello è abituato a vederle, esattamente al contrario. A testa in giù, insomma. E voi dovete copiarlo esattamente così, a testa in giù. Quindi in alto disegnerete le radici, la terra, poi a scendere il tronco e giù giù fino alla chioma, il cielo, il sole. Il vostro cervello sinistro a questo punto è preso alla sprovvista. Non capisce, non riconosce e non solo non vi ostacola ma vi aiuta con la sua capacità di analisi superiore. E voi vi scoprite magari non Michelangelo ma chissà, invece forse anche sì.

Dunque, prendete matite e carte diverse e mettetevi alla prova: nella copia delle anatomie (al contrario!), negli schizzi stilizzati, nei paesaggi, nei ritratti (da foto, al contrario!) e così via, fino a sviluppare una tecnica che vi consentirà di passare al disegno dal vero e poi alle tecniche pittoriche su una base ormai solida.



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